1. |
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Li vedi due marinai
Seduti sugli scogli della vita
E del tempo di per sé
E intorno l’acqua che rincorre
Che canta e si scatena senza sosta
E pensa solo a sé.
Se tu riesci a capirmi non lo so
Io voglio rubare alla vita
Il senso vero, i modi, la maniera
Non solo averla sfiorata
E lasciata dov’era.
Ogni rabbia è andata
Ogni rabbia dimenticata
Tramonta ogni cosa, tramonto anch’io
E ti dico addio.
Guarda come
Guarda come viene
Guarda come si fa primavera.
Non c’è niente che non va.
Ricordo giorni di cammino
Giorni di silenzio, giorni di parole
Giorni di per sé.
E ora, siamo marinai
Che remano e vivono il naufragio
Pensando solo a sé.
Se tu riesci a capirmi non lo so
Io voglio rubare alla vita
Il senso vero, i modi, la maniera
Non solo averla sfiorata
E lasciata dov’era.
Ogni rabbia è andata
Ogni rabbia dimenticata
Tramonta ogni cosa, tramonto anch’io
E ti dico addio.
Sogna ancora, sogna
Stringi i denti ancora
Fa male, stringo i denti anch’io
Ma ti dico addio.
Guarda come
Guarda come viene
Guarda come si fa primavera.
Non c’è niente che non va.
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2. |
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Vedi, se tu volessi
Ti darei l’attenzione
Le stesse mani di un artigiano
Del ferro lavorato.
Vedi, se tu portassi
Le tue mani leggere
Su di me o su di lui
Non mi potresti trattenere.
Ora come ora
La voglia è forte, è come un’onda
Ora come ora
Non ho ritegno, non ho vergogna.
Vedi, se ti avvicini
Sentirai le sue mani
Sui seni duri
Che pian piano diventeranno cera.
Vedi, se tu continui
A lasciarti toccare
Da me o da lui, da lui o da me
Non riusciremo ad aspettare.
Ora come ora
Avanti e indietro, è come un’onda
Ora come ora
Non ho ritegno, non ho vergogna.
Vi guardo anche ora, liberi
E veri come i fianchi
Lavorati dalla vita, dalla mia volgarità
Sono un piccolo artigiano
Che tu conosci già.
Ci guardo anche ora, liberi
E non ancora stanchi
Accesi dalla vita, dalla mia volgarità
Siamo piccoli artigiani
Che tu conosci già.
Ora come ora
Ci muoviamo, come onde
Ora come ora
Non ha ritegno, non ha vergogna.
Ora come ora
Ora, ora, ora come ora
Ora come ora
Senza ritegno, senza vergogna.
Ora come ora
Si abbassa il vento, si calma l’onda.
Viene il sonno, come un’onda
Viene come un’onda.
Come un’onda.
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3. |
Laika
03:57
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La sabbia rifiorisce a poco a poco
Il vento s'ingegna a modellarla
Se lo vuole un uomo.
Non credere mai al caso puro
Il vento s'ingegna a modellarlo
Non credere mai a niente.
Se lo vuole un uomo.
E mi sogno gli spazi sterminati,
Io che prima sterminavo poche mosche
E il freddo, e mi sogno di vagare
Nel cielo che finora ho subito.
E mi sogno mia nonna che mi dice
Di andare, di seguirti ancora.
La notte si consuma sotto i piedi,
Penso sia meglio ascoltarla.
Le stelle non sanno di guardarla,
Lei non sa di guardare loro.
Che grande carovana.
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4. |
La miniera
03:35
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Milena è una freccia del giorno
Bicicletta e bandana
Ha otto anni compiuti
E una barca di seta.
Il piccolo spazio tra i denti
È un ponte alla luna
Milena è una freccia del giorno
L’ho trovata in miniera.
Michele è una freccia del giorno
Carte da gioco e rumore
Ha il passo pesante e indiscreto
Di chi cerca attenzione.
E quando calcia un pallone
Fa un ponte alla luna
Michele è una freccia del giorno
L’ho trovato in miniera.
Gloria è una freccia del giorno
Canta sottovoce
Sorride come fa il grano
Che si apre a file.
E quando piange da sola
È un ponte alla luna
Gloria è una freccia del giorno
L’ho trovata in miniera.
Linda è una freccia del giorno
Ha un silenzio che inchioda
Ed una bellezza che un giorno
Vincerà silenziosa.
Mi guarda negli occhi in silenzio
Mi prende la mano
Linda è una freccia del giorno
L’ho trovata in miniera.
Anni passati a cercare la scala
Che porta alla luna
E il pensiero più alto, la luce più alta
L’ho vista in miniera.
L’ho avuta in miniera.
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5. |
Maria è nuda
03:41
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Regina degli angeli
Fonte di ogni gioia
Rosa mistica
Stella del mattino.
(E anche ammesso che tu sia
Qualcosa di più di una donna
Anche ammesso che tu sia.
Anche ammesso che tu lo sia.)
Maria è nuda, Maria è sola
Maria guarda portare l'acqua al mare
E si chiede quanta forza
Serva per iniziare.
Regina degli angeli
Regina della pace
Regina dei profeti
Stella del mattino.
(E anche ammesso che tu sia
Qualcosa di più di una donna
E anche ammesso che tu sia
Qualcosa di più del tuo corpo
Anche ammesso che tu sia.)
(Anche ammesso che tu lo sia.)
Maria è nuda, Maria è strano
Toccare un'altra donna, e farla nuotare
Farla nuotare tra i tuoi capelli
Rossi da slegare.
Maria è nuda, Maria è sola
Maria che porta sola l'acqua al mare
E cresce dentro la grande forza
Che serve per iniziare.
Maria è nuda, Maria è strano
Crescere il proprio orgoglio, e farlo nuotare
Farlo nuotare nel mare maestoso
E severo della dignità.
Maria è nuda, Maria è sola
Maria che porta ancora l'acqua al mare
E insegna ad altri la grande forza
Che serve per iniziare.
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6. |
La ferita
03:49
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La mia testa pesa come fosse piombo
I miei pensieri ancora oggi non li comprendo a fondo
E li inseguo senza sosta, senza un vero scopo
Senza mai guardare il mare più profondo.
Mi guardo attorno e cerco spiegazioni
Mi chiedo perché ma non riesco a darmi motivazioni valide
Così rivedo nello specchio l’immagine scura
Di chi ha paura del futuro, e lì la mente vola.
La mia testa vola
Si sorprende a pensare
Alle scelte fatte
Alle cose dette, agli errori
Mai nessuno che li ammette
Forse avevo attorno persone perfette
Forse sì, forse no
Io continuerò la mia strada
E come Damocle avrò sulla testa questa spada
In una vita fatta a bivi
Se sbagli perdi le intenzioni che coltivi
Sulla strada ho perso ogni cosa in cui credevo.
Stringi la ferita
Lascia stare il resto
Padrone di te stesso senza alcun compromesso
Non cercare il senso
Nel tempo e nelle scelte
Di una ferita che ti brucerà sempre.
Un senso di vuoto mentale mi assale, fa male
In solitaria come Soldini mi sorprendo a pensare
Al futuro, a me stesso
Adesso che ciò a cui tenevo di più caro è andato perso.
Del resto non me ne può fottere minimamente
Un malessere cresce rapidamente
Dentro di me, partendo dal cuore
Come un tumore limita la circolazione
Ed aumenta il senso del dolore.
Niente e nessuno può capire l’inferno
Che può creare una parola, una soltanto
Quella che non ti aspetti
Quella di cui non hai bisogno
Quella che ti apre gli occhi e ti spegne un sogno
Non sai più a chi credere
Non vuoi rinunciare, ma sei costretto a cedere.
Mi sento sprofondare come le torri a Ground Zero
Ed è un grande volo
Uno stormo basso e fitto di gabbiani
E maestoso è il senso della fuga.
Stringi la ferita
Lascia stare il resto
Padrone di te stesso senza alcun compromesso
Non cercare il senso
Nel tempo e nelle scelte
Di una ferita che ti brucerà sempre.
La mia testa pesa come fosse piombo
I miei pensieri ancora oggi non li comprendo a fondo
Sulla strada tante, troppe cose da intuire
E manca la chiave per capire.
Adesso non mi resta altro da fare
Che starti a guardare
Starti a ammirare
Starti a mangiare con gli occhi
Con il tuo sguardo mi blocchi
Ma il tuo sorriso mi riporta bambino
Nel Paese dei Balocchi.
Dio, dammi un’ora, un minuto, un solo secondo
Mi basta per farle capire che lei è il mio mondo
Il mio salvagente mentre nel mare della vita affondo
E sprofondo in questo pensiero nero che mi tormenta
L’unica cosa che mi passa ora per la testa
E ci resta, dannazione
La mia ferita brucia in questa canzone
E al tempo della confusione io dico basta.
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7. |
Allunga la mano
03:09
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Allunga la mano
E ruba la vita al tuo passare
Allunga la mano, allunga la mano
Vetro di melograno e luce del mattino
L’Erba Voglio cresce nel giardino di un re.
Prendi la vita prima che lei prenda te.
Allunga la mano
E scocca i tuoi petali di rosa
Allunga, allunga le mani
Sul corpo d’ogni amato, poi punto e a capo
L’Erba Voglio cresce nel giardino di un re.
Prendi la vita prima che lei prenda te.
Allunga la mano
E ruba la vita al tuo passare
Allunga le mani, vieni alle mani
Se l’offesa è davvero troppo grande
L’Erba Voglio cresce nel giardino di un re.
Prendi la vita prima che lei prenda te.
Allunga la mano
E ruba ogni cosa mai avuta
Ogni cosa mai pensata
Allunga la mano
Sulle estati lontane che hai visto passare
L’Erba Voglio cresce nel giardino di un re.
Prendi la vita prima che lei prenda te.
Prima che lei prenda te.
Prendi la vita prima che lei prenda te.
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8. |
Meridez
03:37
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Hai visto quel bambino, sta scrivendo senza un errore
Hai visto quel bambino, speriamo che non lo veda il Signor Padrone
Dicono che quando s’impara a scrivere comincia una rivoluzione
Sarà allora che balleremo tutti insieme, Signor Padrone.
Lei è tutto bianco e pulito, le bimbe La guardano con ammirazione
E poi tempo dopo, al lavoro, già con meno ammirazione
Guardano la Sua schiena dritta sopra il cavallo, con poca ammirazione
Quando si lava le mani e le spoglia, credo senza ammirazione.
Hai visto quel bambino, sta scrivendo senza un errore
Hai visto quel bambino, speriamo che non lo veda il Signor Padrone
Dicono che quando s’impara a scrivere comincia una rivoluzione
Sarà allora che balleremo tutti insieme, Signor Padrone.
Non era mai capitato nulla di simile qui a Meridéz
Qui nessuno sa scrivere, qui si coltiva il caffè
Qui lavorava mio padre, e anche mia madre varcò quel portone
Allora da queste parti comandava il padre del Signor Padrone.
Hai visto quel bambino, sta scrivendo senza un errore
Hai visto quel bambino, speriamo che non lo veda il Signor Padrone
Dicono che quando s’impara a scrivere comincia una rivoluzione
Sarà allora che balleremo tutti insieme, Signor Padrone.
Hai visto quel bambino, sta scrivendo senza un errore
Hai visto quel bambino, un giorno farà ballare il Signor Padrone
Dicono che quando s’impara a scrivere comincia una rivoluzione
Allora balleremo per sempre, per sempre davvero, Signor Padrone.
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9. |
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Lui sembra un toro
Lei un’aquila reale.
Lui fuma serio
Lei è seduta a riposare.
Lui sfoglia il giornale
Lei le poesie di Lorde.
Lui è ancora forte
Lei dimostra la sua età.
Lontane le canzoni
Degli inizi, però
Bruciarono, e forte, ancora
Negli anni a venire.
Lui predica chiarezza
Lei chiara lo è davvero
Lui spesso è nervoso
Lei cerca serenità.
E lui era fatto così
E lei era fatta così
Fu più semplice andare oltre
Negli anni a venire.
Lui non si sa raccontare
Lei sogna ancora spesso.
Lui sfiora il piano
Lei nasconde la sua età.
E poi vennero i figli
Che tolsero energie
Fecero meno l’amore
Negli anni a venire.
I lunghi anni di lavoro
Gli impegni, le malattie
Crebbero l’abitudine
Negli anni a venire.
Lui sembra un toro
Lei un’aquila reale.
Lui fuma serio
Vuole solo riposare.
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10. |
Oltre la frontiera
02:24
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Notte d'estate
È così tersa la frontiera
Inconsciamente
In una terra di nessuno
Aria d'estate
Così serena è la frontiera.
Nebbia sul Danubio
Stanche nuvole notturne
Fuoco eterno nelle ombre
Il richiamo del mare
Non si vede cosa c'è oltre.
Notte d'agosto
Notte piena di parole
Notte d'estate
È così tersa la frontiera.
È così tersa.
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Roberto Tardito Italy
Roberto Tardito was born in Ivrea (Italy) in 1984. He was the first italian artist on WE7, a project promoted by Peter
Gabriel.
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Discography
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CONTROVENTO (2007)
SE FOSSI DYLAN (2010)
PORTO ARGO (2011)
PUNTO DI FUGA (2012)
ERA UNA GIOIA APPICCARE IL FUOCO (2014)
AQUARIUM (2017)
... more
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