Eccola arrivare, la mora in ciclostilo
Dritta come un palo si guarda bene intorno
Agita severa il suo corpo da modella
Attira e seleziona con piglio consumato.
È lei, è lei, è lei, la diva è proprio lei
È lei, che non ha capito ancora
Che la sua vita è fiato sprecato
È lei, è lei, è lei, è lei.
E i quattordicenni della Torino bene
Tirano di coca alla festa dell’amica
Figlia di stilista e figlia di puttana
E perdono ogni freno con fare consumato.
È lei, è lei, è lei, la classe dirigente
È lei, che non ha capito ancora
Che la propria vita è fiato sprecato
È lei, è lei, è lei, è lei.
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
Signore, quanti figli non han da lavorare
Ma sempre soldi in tasca, da finti figli ricchi
Arrivano da casa e a casa torneranno
A chiedere altri soldi con piglio consumato.
È lei, è lei, è lei, la classe che consuma
È lei, che non ha capito ancora
Che la propria vita è fiato sprecato
È lei, è lei, è lei, è lei.
Senza andar lontano mi basta il ragazzino
Cuore di nostalgico di decima mano
Sogna il Grande Capo che regna incontrastato
E a furia di sognarlo ha il cervello in bianco e nero.
È lui, è lui, è lui, lo scemo è proprio lui
È lui, che non ha capito ancora
Che la sua vita è fiato sprecato
È lui, è lui, è lui, è lui.
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
Silenzio, che ora parla l’uomo che sa tutto
L’uomo che ha già visto, l’uomo che ha capito
Si atteggia a sacerdote seduto sul divano
Dispensa i suoi consigli con fare consumato.
È lui, è lui, è lui, il genio è proprio lui
È lui, che non ha capito ancora
Che la sua vita è fiato sprecato
È lui, è lui, è lui, è lui.
Mancava poi soltanto il comico mancato
Con furia e con mestiere, starnazza in mezzo all’aia
Mille vecchi polli lo seguono rabbiosi
Adorano i suoi gesti da attore consumato.
E mai, e mai, e mai, il popolo italiano
Mai, neanche lasciandoci il sangue
Ha mai imparato a non lasciarsi fregare
Mai, e mai, e mai, e mai.
È lui, è lui, è lui, il popolo italiano
È lui, che non ha capito ancora
Che la propria vita è tutto fiato sprecato
È lui, è lui, è lui, è lui.
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
Tagliamo la corda, tagliamo la corda
Prima che sia troppo tardi!
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